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L’8 novembre, gli americani eleggeranno il nuovo presidente che succederà a Barack Obama. Siamo però lontani dall’entusiasmo che aveva generato la candidatura di quest’ultimo otto anni fa, sia negli Stati Uniti che all’estero. I due pretendenti al titolo, Hillary Clinton e Donald Trump, non sembrano proprio scatenare le passioni, a parte per le dichiarazioni polemiche del candidato repubblicano, e suscitano dubbi, persino all’interno delle loro rispettive compagini politiche.
Per quanto concerne i mercati finanziari, anche su questo fronte a prevalere è un senso di indifferenza. Avremmo potuto attenderci del nervosismo da parte degli investitori prima di questa importante scadenza. E invece niente! Lo dimostra peraltro la volatilità delle azioni americane, misurata dall’indice VIX, che rimane ferma a livelli estremamente bassi, segno di una certa serenità degli attori finanziari.