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Con una quota di mercato del 27%, la Svizzera è la più grande piazza finanziaria al mondo in termini di gestione patrimoniale transfrontaliera. Per ora, le banche svizzere gestiscono patrimoni privati per un totale di oltre CHF 3.700 miliardi e il mercato dei fondi elvetico è ormai il quarto in Europa. Tuttavia, questa non è l'unica ragione per cui il mercato svizzero si rivolge ai fondi esteri. Un quadro normativo pragmatico consente ai gestori di investimenti di accedere al mercato in modo semplice e vantaggioso. La Legge federale sugli investimenti collettivi di capitale (LICol) del 2015 ha allineato la Svizzera alla Direttiva europea sui gestori di fondi di investimento alternativi (AIFMD); la Legge sui servizi finanziari (LSerFi) e la Legge sugli istituti finanziari (LIsFi) del 2020 la uniformano invece alla MiFID II. Queste normative introducono un'altra serie di requisiti per gli operatori di mercato; ma con il giusto partner istituzionale, l'implementazione delle nuove esigenze non sarà un problema. Oggi più che mai, i fondi si rivolgono ad interlocutori istituzionali che ne comprendono le esigenze commerciali e che agiscono come controparte unica da assistere al di là dei processi puramente amministrativi.