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2024/01/11
Market Insight con Luca Castoldi - I principali trend asiatici per il 2024

Cos'è successo nel 2023?
Storicamente, l'Asia ha tratto vantaggio dalla solida crescita cinese e dalla politica accomodante della FED. Nel 2023, entrambe si sono mosse in direzione opposta. La ripresa cinese è stata trainata dal mercato interno e si è incentrata sui servizi. Quella che, subito dopo il lockdown, sembrava essere una forte domanda repressa ha finito rapidamente per affievolirsi e non si è tradotta in una crescita positiva per la maggior parte dei paesi nella regione. 
 

Più in generale, le condizioni del settore manifatturiero e del commercio mondiale sono peggiorate nel corso del 2022 e non si sono ancora riprese. Anche le condizioni finanziarie globali si sono rivelate complesse, con gli aumenti dei tassi di interesse statunitensi e un dollaro più forte che hanno influenzato le politiche monetarie di tutto il mondo. 
 

Pertanto, i paesi che hanno storicamente seguito da vicino le performance degli Stati Uniti, come Taiwan e la Corea per via della loro esposizione alla filiera tecnologica e in particolare all'IA, hanno ottenuto risultati relativamente migliori. Per contro, tutti i paesi dipendenti dalle materie prime o dalla Cina si sono trovati in difficoltà. L'India si è distinta come l'unico elemento relativamente positivo per via della sua dinamica di crescita strutturale e anche perché ha tratto vantaggio dagli afflussi provenienti dai mercati emergenti precedentemente destinati alla Cina, finita nel frattempo sotto i riflettori per questioni legate a rischi geopolitici. 
 

Cosa si prospetta per l'Asia nel 2024?
L'Asia presenta situazioni peculiari, ma resta legata alle esportazioni, ai PMI e alle condizioni finanziarie globali. 
Stiamo entrando nel 2024 con molte speranze, nonostante un contesto caratterizzato dalle incertezze, come i timori riguardanti l'attenuazione della crescita e il conseguente impatto sull'approccio politico dei paesi, i rischi legati alle elezioni (Taiwan comincerà a gennaio, seguita dall'Indonesia a febbraio, dalla Corea ad aprile, dall'India a maggio e dagli Stati Uniti a novembre) e le preoccupazioni associate alla situazione geopolitica della Cina, il suo outlook di crescita poco incoraggiante e i default nel suo settore immobiliare.