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Per finanza islamica si intende un'attività bancaria o finanziaria conforme alla Sharia, alla sua interpretazione e alla sua applicazione pratica attraverso lo sviluppo dell'economia islamica.
L'investitore conforme alla Sharia si impegna perseguire esclusivamente un profitto "accettabi-le". Il motivo per cui l'Islam governa ogni aspetto della vita musulmana, anche quegli aspetti che un non credente considererebbe al di fuori del campo della religione, risiede nella parola "Islam", che letteralmente significa sottomissione, sottomissione alla volontà di Allah . Il profitto è accettabile solo quando la sua generazione rispetta i precetti della Sharia, il cui esito previ-sto sono la promozione e tutela della religione (fede), della vita, dell'intelletto, della progenie e della proprietà (patrimonio).
Questo è il contesto del concetto di finanza islamica, un approccio informato dai principali divieti dell'Islam che poggia su quattro pilastri: Riba (divieto di interesse), Gharar (divieto di eccessiva incertezza), Maysir (divieto di gioco d'azzardo) e Haram (divieto di investire in atti-vità vietate come gioco d'azzardo e merci come le bevande alcoliche e la carne di maiale, ecc.).