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2022/12/21
Market Insight con Nicolas Roth - Grecia 2.0: considerare la crescita futura

Da quando il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il suo partito, Nuova Democrazia, hanno assunto il potere nel 2019, la Grecia ha avviato una serie di riforme ambiziose per la ristrutturazione del paese e delle sue istituzioni dopo la crisi. Inoltre, ha cercato di riportare gli investitori internazionali nel paese. Nonostante le sfide degli ultimi anni, come il Covid, la guerra in Ucraina e l'inflazione, il governo è rimasto concentrato e ha continuato a rispettare il suo mandato. Nel 2021 la Grecia ha presentato un piano ambizioso con l'UE, denominato Grecia 2.0 e incluso nell'ambito del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) del programma NGEU, pensato per mitigare l'impatto della pandemia e preparare le economie a una crescita sostenibile. La Grecia è stata pertanto in grado di continuare a finanziare la modernizzazione delle sue infrastrutture e dell'economia dopo aver ricevuto i 3,6 miliardi di euro della prima parte e 3,56 miliardi di euro della seconda parte. La seconda parte è stata resa disponibile dopo che il paese ha raggiunto i 25 traguardi stabiliti nel piano, che comprendeva, tra l'altro, investimenti nel settore energetico e nella riqualificazione urbana. Ora che la Grecia ha dimostrato il suo successo nella gestione della prima parte della strategia di inversione di tendenza, che cosa prevede il suo piano per il futuro?
 

La seconda parte della strategia di inversione di tendenza

Dal punto di vista politico, nel paese si terranno le elezioni nel giugno del prossimo anno, per il rinnovo di tutti i seggi del parlamento. Il primo ministro Mitsotakis ha sottolineato diverse volte come il suo governo abbia bisogno di due termini per realizzare le riforme programmate. Un cambio di governo immediato, con l'assunzione delle redini da parte del partito di sinistra di opposizione Syriza, comprometterebbe la strategia di ripresa. Nuova Democrazia è considerata oggi come in vantaggio di 10 punti su Syriza.
 

Dal punto di vista economico, il settore energetico internazionale e il ruolo della Grecia al suo interno sono fondamentali. Poiché l'Unione europea sta cercando di abbandonare l'energia russa, la regione del Mediterraneo orientale è destinata a diventare una delle principali priorità della strategia energetica europea, con la Grecia che svolgerà un ruolo strategico come porta d'accesso all'UE.